
Space Rhapsody: I fumetti marziani di Ronin
Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci, ma il secondo numero speciale del magazine Ronin è fantascienza, non scienza, e soprattutto è in bianco e nero. E naturalmente è online Issuu, gratis e fantascientificamente disponibile sui vostri schermi con un semplice click su https://issuu.com/mokapop-ronin/docs/space_rhapsody
Dove il primo speciale Monsters Milkshake era una dichiarazione verso l’epoca d’oro dell’horror, Space Rhapsody è il tributo che gli autori del collettivo Ronin hanno voluto pagare alla fantascienza classica e un po’ vecchio stile: tra invasioni aliene e tecnologie poco rassicuranti, che si tratti di omaggi, suggestioni o parodie, in un modo o nell’altro tutte le storie realizzate fanno i conti con l’estetica e le tematiche più caratteristiche del genere.
La copertina è lasciata all’ispirata collaborazione tra Paolo Voto e Guido Vitabile, a cui seguono oltre 20 storie da 1 o 2 pagine (un formato che presenta una sfida per gli sceneggiatori, ma che proprio per questo è stato scelto come standard per gli speciali di Ronin), un breve racconto di Beno Franceschini e le “illustrazioni sequenziali” firmate da Champa Avellis per poi chiudersi con la contro copertina di Giulia Marchesi. “Cosa c’è sulla luna? Chi guida gli ufo? – Sono le prime domande che il collettivo Ronin pone retoricamente ai lettori nell’introduzione al volume – Ma anche: il vicino è realmente chi sembra o è stato sostituito da un clone alieno in virtù di un’invasione silenziosa della terra? Ci stanno occupando, quindi? Il governo mondiale è complice? I marziani sono buoni o ci stermineranno tutti? La fantascienza, sin dalla sua (pur recente) nascita, è lo specchio del rapporto che abbiamo con il tempo che stiamo vivendo, con la tecnologia e con il progresso”.
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