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SHAMAN
KING: MASTER OF SPIRITS
Genere: Avventura
Produttore: Konami
Sviluppatore: Konami
Distributore: Halifax
Versione: PAL
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Una delle caratteristiche più
frequenti delle società di videogiochi è
quella di prendere un marchio famoso, o che
stà acquistando fama nel mercato, e produrne
un gioco. Come spesso avviene, anche la
serie televisiva Shaman King che sta
riscuotendo molto successo in giro per il
mondo ed ultimamente anche qui in Italia (la
serie è trasmessa da poco nel nostro paese),
non poteva che fare gola a qualche società
per un bel Tie-In. Ok, sappiamo tutti che
alla pronuncia di quelle due paroline,
Tie-In appunto, un videogiocatore con un po’
di esperienza comincia a storcere il naso,
questa volta però possiamo stare tranquilli
visto il nome che sta dietro questo
Master of Spirits: Konami !! Andiamo a
vedere cosa ci propongono sulla piccola
console portatile della Nintendo i maestri
giapponesi creatori di mille titoli di
rilievo.
Clonarsi da soli…
Un tempo andavano di moda, sui vecchi
16-bit, quei titoli che clonavano in tutto e
per tutto un gioco di successo apportandogli
solo delle modifiche estetiche. Certo, non
si può inventare molto, oggi come oggi, su
una console che fa del 2d il suo punto forte
ma, giocando a questo Shaman King,
non si può fare a meno di notare la
somiglianza incredibile che ha con un
classico della storia ludica, Castlevania.
Nel gioco prenderete i comandi di un giovane
ragazzo, Yoh il protagonista della serie TV,
che insieme al suo spirito guida cercherà di
conquistare il titolo di Re degli Sciamani
per poter, cosi, salvare il mondo. Il gioco
si sviluppa come un classico action in cui
avrete la possibilità di saltare, correre,
accucciarvi ed ovviamente menare fendenti,
grazie alla vostra spada, in giro per i
livelli. Il mondo di gioco è illustrato da
una mappa, che potrete esplorare decidendo
in che direzione andare. Da segnalare che, a
differenza di un normale titolo d’avventura
e prendendo ispirazione dalla serie
televisiva, i programmatori sono stati
costretti a mettere a vostra disposizione
per tutto il gioco un’unica arma, la spada
appunto. Per cercare di aumentare il livello
di sfida e, di conseguenza, non rendere il
titolo troppo monotono, alla Konami hanno
sviluppato, per la vostra arma, un sistema
simile a quello dei giochi di ruolo.
Infatti, questa diventa sempre più forte man
mano che combatterete e vincerete non solo
con i vari Boss, ma anche con i semplici
gregari del male posti nei livelli giusto
per darci fastidio. Il sistema di combo,
invece, si basa sul classico schema che
prevede la crescita del danno inflitto
all’aumentare dei colpi. Ovvero, se
infliggerete al nemico una combo da 3 colpi
il secondo farà più danni del primo ed il
terzo più del secondo. Ma nel cartone
animato non c’erano spiriti con poteri
magici e cose simili? Certo, ed è inutile
dire che, anche in questo caso, sono ben
presenti. Nel titolo potrete, infatti,
utilizzare le capacità dei vostri nemici
acquisendo diversi spiriti che hanno ognuno
funzioni diverse. Come prevedibile, è stato
imposto un numero ridotto di quattro
spiriti, che potrete impiegare in
contemporanea. Le potenzialità che vi
verranno assegnate, grazie a questi esseri
incorporei, vanno dalla maggior forza in
attacco ai poteri magici, dagli effetti
difensivi al recupero di energia. La
struttura, comunque, risulta molto semplice
e lineare, ma assolutamente non ripetitiva e
noiosa. Il tutto è appassionante e
coinvolgente, al punto da invogliarvi a
portare a termine la storia il prima
possibile.
La potenza di Amidamaru
Sarà che ormai i vari sviluppatori conoscono
molto bene l’hardware del GameBoy Advance,
ma c’è da dire che questo Shaman King
si presenta con una realizzazione più che
buona. Oltre all’atmosfera generale del
titolo, molto simile a quella della serie
televisiva, stupiscono il livello del design
cosi particolareggiato e vario negli
ambienti presenti (alcuni livelli ambientati
all’interno di edifici sembrano però troppo
scopiazzati da quelli di Castlevania…),
le animazioni del protagonista e dei vari
nemici, oltre agli effetti degli spiriti e
delle magie. Il sonoro si attesta invece
nella media, con musichette provenienti
dalla serie TV ma con effetti sonori poco
convincenti, sopratutto durante le
battaglie.
Shaman King si presenta, a
sorpresa, almeno per me che mi attendevo
l’ennesimo Tie-In squallido e “palloso”,
come un buon action game. Non solo il gioco
offre svariati momenti di divertimento e si
presenta con una realizzazione tecnica
convincente sia nella grafica che nel sonoro
(qui con qualche difettuccio di troppo) ma
si adatta ad ogni tipo di giocatore. In
sostanza il titolo non è un esclusiva
indirizzato ai fan della serie e basta,
anzi, anche se non avete la minima idea di
chi siano Bason, Tokageroh o gli altri
spiriti visti nel manga e nella serie
televisiva, riuscirete a godervi
l’esperienza di gioco e ad apprezzarne la
storia. In un periodo in cui la produzione
di titoli per GameBoy Advance comincia a
diminuire di qualità e quantità (ormai sono
tutti impegnati sul Nintendo DS) il gioco
della Konami si piazza tra quelli da non
lasciarsi scappare.
rspecial1
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