Genere:
Picchiaduro
Produttore: Bandai
Distributore: Infogrames
Versione: Pal
Lingua: Italiano
Giocatori: 1/2
Data uscita: Giugno 2003
Da qualche anno
a questa parte, in televisione, si è assistito al ritorno in
grande stile dei cartoni animati giapponesi (i cosiddetti
Anime), che hanno ripreso a popolare, dopo anni di Puffi e
Tartarughe Ninja, i sogni dei bambini ed adolescenti italiani:
naturalmente il ritorno della “minaccia orientale” ha visto, in
parte, riproposte tutte le banalità e i luoghi comuni che
presunti psicologi e associazioni di genitori avevano tirato
fuori già nei remoti tempi di Goldrake e soci, causando il lungo
esilio che gli Anime nipponici hanno patito sulle reti
nazionali.
La vita è tutta un picchia-picchia
Per fortuna le logiche di mercato sono ormai diventate molto più
importanti del lamento di qualche genitore isterico: ecco che
allora le reti Mediaset prima e, successivamente, la Rai, hanno
deciso che era giunto il momento di sfruttare anche in Italia
l’enorme popolarità tra i ragazzi che serie come i Pokemon
o Dragonball riscuotevano in tutto il mondo: mi rendo
conto che, in realtà, tutto questo discorso mette tristezza, ma
tuttavia è proprio grazie alla perversa logica di mercato che,
negli ultimi anni, abbiamo potuto goderci alcune tra le migliori
serie di animazione nipponiche, tra cui il picaresco One
Piece, ribattezzato da noi “All’arrembaggio!”.
La serie di One Piece fa parte dello stesso filone cui
appartengono “Ken il guerriero”, “I Cavalieri dello Zodiaco” o
il già citato “Dragonball”, tutte storie in cui, per una ragione
o per l’altra, i protagonisti finiscono col combattere dal
mattino alla sera!
One Piece è una serie dai risvolti umoristici ambientata
in un pianeta molto simile alla terra ma ricoperto per gran
parte dalle acque: qui vive ed opera un tal Rufy (ribattezzato
Rubber nella versione italiana), un ragazzetto un pò tonto ma
coraggioso e leale che si mette in testa di diventare un pirata;
per tale ragione decide di girare il mondo alla ricerca delle
persone giuste da arruolare sulla sua nave con l’obiettivo di
trovare, un giorno, lo One Piece, l’immenso tesoro di
Gold Roger, il più grande bucaniere di tutti i tempi, impresa
che lo consacrerebbe re dei pirati!
La particolarità di Rufy, oltre a quella di essere un tonto
integrale, è data dal singolare potere derivatogli dall’aver
mangiato uno dei cosiddetti “frutti del mare”, che lo ha
trasformato in un vero e proprio “uomo di gomma”, in grado di
allungarsi, gonfiarsi, accorciarsi a piacimento: questo potere,
unito ad una forza quasi sovrumana, gli permette di fronteggiare
tutti i bislacchi avversari che gli si pareranno innanzi. Nel
proseguo della storia, al nostro eroe si uniranno altri
personaggi (quasi tutti fuori di testa) che lo aiuteranno a
realizzare il suo sogno.
Questa, in estrema sintesi, la trama di One Piece, uno
dei maggiori successi televisivi della stagione in corso,
ininterrottamente trasmesso dal settembre 2002 su Italia 1 e che
ora, dopo l’uscita di innumerevoli gadget, si appresta
finalmente ad esordire anche sugli schermi di tutti i
videogiocatori italiani.
Arrivano i pirati!
In una conferenza stampa tenutasi a Londra il 5 marzo 2003,
Bandai ed Infogrames hanno annunciato l’imminente
uscita di un gioco ispirato a quello che è uno dei successi
televisivi del momento: si tratta di “One Piece – Grand
Battle” per la PSOne (e quindi compatibile anche con la
PS2).
La ragione per cui la Infogrames ha deciso di importare e
distribuire un titolo per una console di vecchia generazione è
da ricercarsi nel target a cui è presumibilmente rivolto,
vale a dire quei bambini ed adolescenti tra i 4 ed i 14 anni
(gli stessi che seguono il cartone animato) che, non avendo
molti soldi a disposizione, ancora non sono passati al monolite
nero.
Il gioco si presenta come un classico picchiaduro ad incontri,
una scelta quasi inevitabile vista la natura “bellicosa” dell’Anime;
il giocatore potrà scegliere di impersonare uno dei protagonisti
della storia, ognuno caratterizzato dal suo stile di
combattimento personale e da un elevato numero di mosse.
Naturalmente, anche se movenze e caratteristiche dei vari
personaggi sono state fedelmente riproposte, lo stesso non può
dirsi per gli effettivi rapporti di forza tra di loro: i
combattenti risulteranno, alla fine, tutti dotati della medesima
forza, mentre, in realtà, personaggi come Nami, Bibi ed Usop
dovrebbero essere molto più deboli di Rufy, Zoro o Sanji. In tal
modo il gioco fa si che le chances di vittoria dipendano
dall’abilità del giocatore, piuttosto che dal personaggio
scelto!
La grafica è colorata e molto cartoonosa, l’ideale per
richiamare le atmosfere della serie tv; i personaggi sono resi
in maniera super-deformed, mentre particolare cura è
stata dedicata al tentativo di ricreare perfettamente le
ambientazioni del cartone animato nelle numerose arene a
disposizione.
Le modalità a disposizione del giocatore spaziano dal classico
VS Mode, in cui sfidare un amico con la possibilità di
impersonare tutti i personaggi della serie, buoni o cattivi che
siano, alla modalità Championship da affrontarsi per
sbloccare nuovi personaggi, all’evocativo Story Mode nel
quale, attraverso i combattimenti, rivivrete i principali eventi
dell’Anime.
Da appassionato della serie tv, non posso che sperare nella
validità di quello che sembra profilarsi come un buon prodotto,
anche se il nome Bandai, casa giapponese autrice di molti
videogiochi tutt’altro che indimenticabili, inevitabilmente
genera qualche riserva.
L’uscita del gioco è prevista per giugno 2003.
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