Full Metal Alchemist


 

Dopo la "Pietra Filosofale" il mito del "homunculus" è uno dei pilastri dell'Alchimia. La creazione di un essere umanoide è stato studiato sin dall'antichità ed esistono diversi miti. Simile per certi versi alla leggenda legate al "Golem", l'homunculus è il servitore ideale per qualsiasi usufruitore di arti arcane.

Uno dei più noti è quello di Paracelso, il noto medico svizzero Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim che a cavallo del 1550 teorizzò che il seme umano coltivato per 40 giorni nel ventre di un cavallo potesse crescere in una forma umana semitrasparente che doveva essere allevato con del sangue caldo per altre 40 settimane.

Ricordiamo anche la più antica Mandracola, una radice che, se nutrita con sangue e latte, si trasformerebbe in un piccolo essere umano molto intelligente, utile servo per maghi e alchimisti.

 

Nelle saga di FMA abbiamo invece due interpretazioni diverse per la creazione di questi esseri. Nel mango sono effettivamente esseri umani nel quale è stata trapiantata una pietra filosofale che dona loro capacità di rigenerazione pressochè infinita. Nell'anime, invece, sembrano prodotti da esperimenti di trasmutazione umana fallita: una specie di mostri che ritornano in forma umanoide grazie alla Pietra Rossa (solo Wrath è esente da questo rito). Possono essere classificati esseri perfetti ma privi di anima: immemori del loro passato assumono una loro nuova coscenza a metà tra la vecchia ed una nuova ed hanno tutti poteri particolari:

Gli homunculus si distinguono dalla presenza sul loro corpo del simbolo del Oroborus. Il serpente che si morde la coda rappresenta il ciclo universale per cui nulla si crea e nulla si distrugge, un rinnovamento continuo senza principio e senza fine.

 

Per poter uccidere un homunculus è necessario una parte del corpo originario che può bloccare la rigenerazione delle nuove cellule arcane.


 

 

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