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DRAGONBALL Z BUDOKAI TENKAICHI
Genere: Picchiaduro
Produttore: Bandai
Sviluppatore: Spike
Distributore: Atari
Versione: PAL
Lingua: Italiano
Giocatori: 1-2
Recensione a cura di:
rspecial1
Goku è uno dei
personaggi più famosi e conosciuti, non solo dagli amanti dei manga
ed OAV che ne hanno seguito o seguono le gesta, ma, ormai, è
divenuto anche un’icona ben stabile del mondo videoludico. Inutile
citare i numerosi Tie-In dedicati al capolavoro del maestro Toriyama,
ma è una cosa nota che, da quando l’Atari ha preso sotto la
sua ala protettrice la saga, la qualità dei prodotti è aumentata
sempre di più con una certa costanza nel tempo (tralasciando
l’episodio Sagas che dev’essere stato un ritorno alle
origini, per ciò che riguarda il pessimo gameplay) che ne hanno
portato i titoli ad essere tra i migliori picchiaduro su console.
Quante volte, un titolo ispirato ad una grande saga è risultato un
flop? Tantissime e, spessissimo, è capitato anche a Dragon Ball;
con la serie Budokai realizzata dai ragazzi del team Dimps
c’è stata la svolta per Goku ed i suoi compagni. Questa rivoluzione,
però, con il terzo episodio uscito in esclusiva su PS2, sembrava
aver esaurito ormai tutte le idee, facendo pensare a molti che il
quarto capitolo sarebbe stato, né più né meno, che un update.
Bandai, invece, ha, a sorpresa, incaricato di occuparsi del
nuovo Budokai Tenkaichi i ragazzi della Spike. Una
mossa senza dubbio coraggiosa e che non ci si sarebbe attesi da
nessuna società, vista la moda degli ultimi anni di sfornare titoli
sempre più simili e difficilmente con sequel troppo diversi dai
capitoli originari. Sarà stata premiata, questa svolta, e questo
tentativo di iniettare nuova linfa vitale ad una serie stra-abusata
dall’industria videoludica ?
Che il torneo abbia inizio!
Cosa avreste sempre desiderato poter fare in un picchiaduro dedicato
a Dragon Ball? Credo che, come molti, il desiderare di poter
combattere proprio come nella serie animata fosse il pallino di
tutti i fans di Goku; fin’ora ci siamo sempre trovati di fronte a
picchiaduro che, sebbene fossero con una grafica in 3d, non
permettevano una libertà di movimento all’interno delle varie aree
di combattimento, ma ci ponevano sempre di fronte al nostro
avversario, proprio come nei più classici titoli del genere quali
Virtua Fighter. Bhè, i ragazzi della Spike hanno ben
pensato che sarebbe stato difficile realizzare un nuovo episodio
della serie creata dalla Dimps, se non rivoluzionando completamente
il titolo ed il suo gameplay, semplicemente dandoci la possibilità
di realizzare i nostri desideri, quindi di combattere in aree di
gioco vaste con la possibilità di muoverci in qualunque direzione,
grazie ad una libertà totale dei movimenti lottando a terra, in aria
oppure sott'acqua. Potrete spiccare il volo quando vorrete e
muovervi per i livelli enormi che il gioco presenta durante i vari
scontri, riuscendo a riprodurre le vere battaglie dell’opera di
Toriyama su schermo, per la prima volta, dallo spirito alla
spettacolarità. Avrete dalla vostra non solo le classiche combo da
corpo a corpo, che hanno l’unica pecca di essere troppo poche e di
mettere in grande difficoltà i nemici semplicemente ripetendole di
continuo, ma anche gli ovvi attacchi speciali da eseguire tramite il
Ki dei vari lottatori (rappresentato dalla classica barra che si
consumerà man mano che lo userete, ovviamente assente nei Cyborg che
non hanno questa caratteristica) come la mitica Kamehameha e simili,
tutte concatenabili tra esse per eseguire una combo energetica dagli
effetti devastanti. Ultime, invece, sono le tecniche segrete di ogni
guerriero, rappresentate, nel gioco, da tre sfere che, una volta
riempite, permetteranno l’esecuzione, ad esempio a Goku, del mitico
Kaioken. Come nella serie originale, avrete anche la possibilità di
rispedire i colpi al mittente, schivarli (sempre che i vostri
riflessi siano all’altezza della situazione) o contrattaccare dando
vita a veri e propri braccio di ferro con il nemico per vedere quale
dei due Ki avrà la meglio…il tutto proprio come nel manga,
riprodotto perfettamente. Considerate che gli avversari sfrutteranno
moltissimo anche tutto il livello per cercare di nascondersi od
evitare i vostri colpi: per questo, è indispensabile non perderli
mai di vista e lockarli sempre per poter avere la situazione
sottocontrollo. Un gameplay quindi perfetto, che porta su
Playstation 2 e nel mondo dei videogiochi il vero spirito di ogni
scontro di Dragon Ball, ma che, per ovvi motivi, non è esente
da pecche o comunque non è indolore per i numerosi fans che si sono
fatti travolgere dai precedenti Budokai.
La potenza è nulla senza allenamento…
Per tutti coloro che sono da anni abituati al vecchio gameplay dei
precedenti episodi, è consigliabile sin da subito che ne cancellino
il ricordo, velocemente. Ad una prima partita, od anche dopo un po’
di partite, questo Tenkaichi potrà sembrare troppo difficile
e macchinoso per la maggioranza dei giocatori, tanto da non essere
considerato propriamente uno di quei titoli “user friendly”, che di
solito si rivolgono alla massa per avere un maggior consenso.
Padroneggiare il gameplay dell’ultima fatica dei programmatori della
Spike fa parte del gioco stesso: riuscire a muoversi
liberamente per lo schermo velocemente sarà il primo ostacolo da
superare. Ovviamente, i ragazzi giapponesi non sono cosi cattivi da
non spiegarci la meccanica di gioco del tutto e, un po’ per renderci
le cose più semplici, ecco che troveremo una utilissima e benedetta
guida per imparare ogni trucco e segreto dei combattimenti. Anche in
questa scelta si nota il coraggio della Bandai nel rischiare
producendo un titolo simile, che, a prima vista, sembra indicato
solo per i più esperti e non per i semplici fans della serie…non
possiamo che amare gli impavidi e, per una volta, essere felici del
risultato finale.
Manca qualcuno all’appello?
DragonBall Z Budokai Tenkaichi si presenta come il più
classico dei picchiaduro per ciò che concerne le opzioni di gioco,
trovandoci, come di consuetudine, di fronte allo Story Mode, alla
modalità per due giocatori (che, per ovvie ragioni, è costituita dal
classico split-screen) o per le sfide impossibili (quelle che non
appaiono nei manga od anime ma che sono realizzabili grazie ai
videogiochi.). Parlando della modalità principale del gioco, ovvero
quella relativa alla storia, notiamo subito che il tutto è diviso in
base alla saga a cui vogliamo partecipare, quindi, oltre alla
classica in cui troveremo Freezer, affronteremo quella con Cell per
arrivare alla serie GT passando per i Cyborg e tutte quelle viste
negli OAV. C’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e tutte le saghe
sono atte a farci rivivere gli scontri mitici di cui abbiamo letto
od ammirato le gesta. E qui parliamo dei personaggi, ovvero la
bellezza di ben 57 lottatori senza contare, però, tutte le loro
trasformazioni o versioni alternative, tutti da usare in
combattimenti diversi, tutti con mosse diverse: i fans non potranno
che gioire…oppure no, visto che, per molti, l'impossibilità di
potersi trasformare durante i combattimenti, non è stata una scelta
azzeccata, anche se indispensabile per seguire coerentemente la
storia originale del maestro Toriyama. Presente tra le varie opzioni
di gioco, anche il Survival in cui affronterete la bellezza di 100
incontri, oppure la possibilità di recuperare svariati item,
rappresentati da capsule, con i quali personalizzare i vostri
personaggi.
Dalla matita ai poligoni!!
Graficamente parlando, questo nuovo capitolo riesce a migliorare
notevolmente i precedenti, se non nel numero di poligoni su schermo,
su tutto il resto del comparto tecnico. I modelli poligonali sono
resi magistralmente, ottimamente renderizzati con la tecnica del
Cel-Shading e curati fin nei minimi particolari, dalle animazioni
dei volti al degradarsi dei vestiti con strappi o lividi e segni di
lotta man mano che scende la barra energetica dei personaggi. Gli
effetti speciali sono superiori alla media, sia per la
spettacolarità dei super colpi effettuati con il Ki, che per le
mosse segrete che si presentano ottimamente, sia per i colori che
per gli effetti di luce. I combattimenti sono sempre veloci e
fluidi, nonostante tutto, ambientati in paesaggi ricchi di
particolari e molto evocativi, per chi ama la serie. Le pecche
maggiori del titolo risiedono, invece, nella telecamera posta alle
spalle del personaggio, che spesso ci fa perdere di vista il nemico
o che non ci dà mai una sensazione ideale della distanza che c’è tra
noi ed esso, e nelle barriere invisibili delle arene. Non proprio
fastidiose le pareti invisibili, data l’enormità dei livelli e,
forse, difficili da evitare, per i programmatori, per riuscire nel
loro intento, ovvero riprodurre completamente lo spirito di
Dragon Ball. Pessime le musiche, inadatte al gioco e non hanno
nulla a che vedere con quelle televisive: il Jazz non è proprio
l’ideale per un picchiaduro. Gli effetti sonori sono nella media,
molto realistici e coerenti con quelli ascoltate negli OAV mentre
risulta ottima la scelta dei programmatori di inserire le voci
originali in giapponese, una chicca che merita e che verrà
apprezzata da tutti gli appassionati.
La Bandai rischia,
sorprendendo tutti, affidando la propria gallina dalle uova d’ora ad
un nuovo sviluppatore e rivoluzionandone il gameplay. Mai scelta fu
più azzeccata, i ragazzi della Spike infatti sono riusciti a dare
nuovo dinamismo a questa serie, realizzando il titolo più vicino
allo spirito del manga creato dal maestro Toriyama. Se riuscirete a
superare lo scoglio iniziale, costituito dal nuovo meccanismo di
gameplay, con un po’ di pazienza e grazie al tutorial presente nel
gioco, vi ritroverete con un gioiello di picchiaduro, capace di
portare una ventata d’aria fresca al genere. Tutti i personaggi
della serie, tutte le trasformazioni dei vostri beniamini, scontri
spettacolari e le voci originali in giapponesi…da comprare, senza
pensarci due volte sia se siete fans di picchiaduro e, soprattutto,
se amate Goku & Co.
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